Con il tempo e il progredire della tecnologia tutti noi abbiamo sostituito i vecchi personal computer e notebook con altri dalle prestazioni migliori. E' sorta la necessità di sbarazzarci dei precedenti computer ma anche di vecchi floppy, CD-ROM, DVD e pendrive.
Per quanto riguarda il riciclo dei p.c. sono in vigore le disposizioni RAEE sull'usato, direttive europee 2002/96/CE e 2003/108/CE e D.Lgs. 151/2005, che riguardano produttori, importatori e rivenditori con proprio marchio di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) divenuti responsabili della gestione dei prodotti che distribuiscono e vendono al termine dell'uso. Sui nuovi apparecchi deve essere apposto il simbolo del cassonetto barrato che avverte il consumatore di non gettarli via al termine dell'uso ma riconsegnarli al rivenditore che ha l'obbligo di ritirarli.
Occorre però fare attenzione alla eliminazione dei dati personali contenuti nell'hardware e nei supporti che usiamo abitualmente, ad es. luogo e data di nascita, numero di conto corrente bancario, dati sanitari, ecc. di nostra pertinenza o di terzi come clienti o fornitori, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 196/2003, le cui sanzioni amministrative e penali di recente sono state inasprite dal D.L. 207/2008 il cd. decreto milleproroghe.
In termini tecnici mi riferisco al cosiddetto e-waste e la cancellazione sicura interessa tutti coloro che si servono di p.c. e non solo professionisti e società ma anche cittadini comuni che potrebbero rischiare di far conoscere i propri dati sensibili a malintenzionati come ad esempio coloro che cercano di carpire i dati personali con le ormai famose mail che chiedono di favorire il trasferimento di somme favolose provenienti da stati africani promettendo ingenti compensi.
Il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto a riguardo con un provvedimento del 13 ottobre 2008 e una scheda informativa pubblicata sul sito istituzionale il 12 dicembre scorso.
In sintesi ha stabilito che tutti devono provvedere alla cancellazione dei dati personali contenuti nei pc e altri supporti che li conservano prima di disfarsene e sul sito http://www.garanteprivacy.it/ è stato pubblicato un vademecum per la cancellazione sicura dei dati.
Secondo il Garante à necessaria la distruzione fisica per i CD-ROM e i DVD-R, viene suggerito l'uso di "wiping program - programmi di pulizia" o "file shredder - distruttori di scheda", che permettono di scrivere ripetutamente nelle aree vuote dell'hard disk sequenze casuali di cifre binarie per impedire il recupero di informazioni mediante strumenti elettronici di recupero dati. Vi è poi la formattazione "a basso livello" e la demagnetizzazione che permette la cancellazione rapida delle informazioni.
Per i professionisti e le società è buona consuetudine salvare i files su memorie di massa portatili, DVD e CD-ROM, che occupano poco spazio, conservandoli in luogo sicuro almeno per un decennio dall'archiviazione delle pratiche.
Non è improbabile infatti dover riesumare vecchie pratiche per necessità sopraggiunte dopo svariati anni o doverle riesaminare per trarne utilità per nuovi incarichi o procedure da curare.