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mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale, amico mio. Le parole di speranza di mons. Antonio Bello.

Natale del Signore 2014

Buon Natale, amico mio.




Buon Natale, amico mio: non avere paura. La speranza è stata seminata in te.

Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito.

E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello,

gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese.

E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme.

E una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste,

e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte.

Non avere paura, amico mio.

Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato.

E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.

Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, 

le tue bufere si placheranno,

e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, 

dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te.

(Servo di Dio mons. Antonio Bello)

In occasione del Santo Natale e in vista del nuovo anno formulo auguri di ogni bene a tutti i lettori, clienti e amici.

Luigi De Valeri

sabato 20 dicembre 2014

Giorgio de Chirico. Presentata a Roma "Gioco e gioia della Neometafisica", dal 20 dicembre la mostra a Campobasso.

Jus pro Arte segnala.
Le grandi mostre d'arte.
Giorgio de Chirico. 
"Gioco e gioia della Neometafisica."
Giorgio de Chirico. Gioco e gioia della Neometafisica
Nella splendida cornice della casa museo di piazza di Spagna, sede della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, si è svolta giovedì 18 dicembre la conferenza stampa di presentazione della mostra, a cura di Lorenzo Canova, che dal 20 dicembre presenterà al pubblico 68 opere tra dipinti, disegni e grafiche del periodo neometafisico dell'artista (1968-1976), provenienti dalla collezione della Fondazione.
Allestita nella suggestiva cornice del Palazzo Ex Gil di Campobasso, gioiello di architettura razionalista italiana, la mostra approfondisce gli ultimi dieci anni di lavoro del pittore, periodo in cui ha creato nuove e sorprendenti visioni attraverso la rielaborazione di temi classici della sua pittura.

Come ha notato Maurizio Calvesi: "I suoi personaggi, i suoi manichini, i suoi oggetti, le sue architetture sono in realtà divenuti giocattoli e il senso del gioco (...) trionfa ora come una chiave creativa del tutto nuova, vitalizzata da un’assoluta coscienza di libertà e di dominio sul proprio mondo poetico".
Attraverso una felicissima vena creativa, l'ottantenne pittore ha trasformato alcuni dei suoi soggetti più evocativi: gli Archeologi, il Sole sul cavalletto, i Gladiatori e i Bagni misteriosi, regalandoci un insieme di opere che ha avuto una grande influenza sulle giovani generazioni di artisti.
Fondazione Molise Cultura
Palazzo Ex GIL, via Gorizia, Campobasso
20 dicembre 2014 - 5 aprile 2015
Orario: dal martedì alla domenica: 10-13 / 17-20

Fonte: 
Fondazione Giorgio e Isa de Chirico
www.fondazionedechirico.org

lunedì 3 novembre 2014

Immobiliare. La chance del Rent to Buy. Convertito il decreto dalla Legge 164 in vigore dal 12 novembre 2014.

Il recente provvedimento del governo Renzi “Sblocca Italia” ovvero il decreto legge n. 133 del 12 settembre 2014 ha regolamentato la forma contrattuale che sta assumendo crescente rilevanza nel mercato immobiliare il Rent to Buy.

Il decreto reca “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle
opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive”.





Viene introdotta all’ art. 23 la disciplina dei contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili, volta a predisporre in via normativa delle tutele per le parti contraenti.
In sintesi nel Rent to Buy "affitto per poi acquistare" il proprietario concede in godimento un immobile, abitativo o non abitativo, con il diritto per il conduttore di acquistarlo, entro la data fissata, imputando una parte del canone di locazione, espressamente specificata nel contratto, a prezzo di acquisto. 
In caso di inadempimento del conduttore, il proprietario ha diritto alla restituzione dell’immobile e, salvo diversi accordi, acquisisce per intero i canoni versati mentre se inadempiente è il proprietario il conduttore ha diritto alla restituzione della parte dei canoni imputata al corrispettivo maggiorati degli interessi legali.  

Il legislatore, scendendo nel dettaglio, ha previsto che le parti hanno la possibilità di sottoscrivere un contratto di locazione, regolato dalle relative norme applicabili che prevedono l'immediata concessione del godimento di un immobile, con diritto per il conduttore di acquistarlo entro un termine determinato imputando al corrispettivo del trasferimento la parte di canone indicata nel contratto, sono trascritti ai sensi dell' articolo 2645-bis codice civile.
La trascrizione produce gli stessi effetti di quella di cui all' articolo 2643, comma primo, numero 8) del codice civile.
Il contratto si risolve in caso di mancato pagamento, anche non consecutivo, di un numero minimo di canoni, determinato dalle parti,non inferiore ad un ventesimo del loro numero complessivo.

Ai contratti si applicano gli articoli 2668, quarto comma, 2775-bis e 2825-bis del codice civile. Il termine triennale previsto dal comma terzo dell'articolo 2645-bis del codice civile e' elevato a tutta la durata del contratto e comunque ad un periodo non superiore a dieci anni.
Si applicano inoltre le disposizioni degli articoli da 1002 a 1007 e degli articoli 1012 e 1013 del codice civile, in quanto compatibili.
In caso di inadempimento si applica l'articolo 2932 del codice civile e il contratto di cui al comma 1 ha per oggetto un'abitazione, il divieto di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 20 giugno 2005, n.122, opera fin dalla concessione del godimento.
In caso di risoluzione per inadempimento del concedente, lo stesso deve restituire la parte dei canoni imputata al corrispettivo, maggiorata degli interessi legali. In caso di risoluzione per inadempimento del conduttore, il concedente ha diritto alla restituzione dell'immobile ed acquisisce interamente i canoni a titolo di indennita', se non e' stato diversamente convenuto nel contratto.

In caso di fallimento del concedente il contratto prosegue, fatta salva l'applicazione dell'articolo 67, comma 3, lettera c), del R.D.16 marzo 1942, n.267, e successive modificazioni. 
In caso di fallimento del conduttore, si applica l'articolo 72 del regio decreto 16 marzo 1942, n.267, e successive modificazioni; se il curatore si scioglie dal contratto, si applicano le disposizioni di cui al comma 5.

Le disposizioni dell'art 23 si applicano anche ai contratti di locazione con clausola di trasferimento della proprieta' vincolante per ambedue le parti e di vendita con riserva di proprieta', stipulati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto 133.

Il decreto legge 133 è stato convertito dalla legge n. 164 dell’11 novembre 2014 in vigore dal 12 novembre 2014.

L’art. 23 che regola il Rent to buy è stato modificato con l'aggiunta peraltro assai rilevante quanto a contenuto del comma 1 bis che stabilisce:

«1-bis. Le parti definiscono in sede contrattuale la quota dei canoni imputata al corrispettivo che il concedente deve restituire in caso di mancato esercizio del diritto di acquistare la proprieta’
dell’immobile entro il termine stabilito».


Lo Studio Legale De Valeri assiste le parti nella fase delle trattative finalizzate alla conclusione del Rent to Buy e raggiunto l'accordo provvede alla redazione del contratto e successive fasi fino alla stipula del rogito.

studiolegaledevaleri@gmail.com



giovedì 18 settembre 2014

Internazionalizzazione delle imprese del Lazio in forma di rete. Dal 16 settembre al 31 ottobre 2014 aperto il bando.


Obiettivo del bando della regione Lazio è favorire la partecipazione delle PMI, in forma aggregata, a iniziative comuni di internazionalizzazione che prevedano attività promozionali, fieristiche, di cooperazione commerciale e industriale e di sostegno alla qualità dell’export laziale.
I progetti possono essere presentati esclusivamente da aggregazioni formate da almeno tre PMI indipendenti tra di loro. 

Il contributo massimo per progetto è pari a 250.000 Euro ma può essere elevato a 350.000 Euro se l’aggregazione elabori una proposta progettuale che coinvolga almeno 25 imprese.
Dal 16 settembre e fino al 31 ottobre il bando è operativo.
Le proposte giudicate ammissibili saranno valutate sulla base di un punteggio secondo i criteri indicati dal bando medesimo.
Info e bando integrale sul sito www.sviluppo.lazio.it
Assistenza e consulenza alle reti di imprese per la partecipazione ai bandi internazionali e nazionali contattando i recapiti dello Studio Legale DE VALERI.
mail studiolegaledevaleri@gmail.com 
mob. 347.8013774 

lunedì 4 agosto 2014

Fondo teatri Regione Lazio: contributi investimenti innovativi per gli impianti dedicati agli spettacoli dal vivo. Scadenza 31 ottobre 2014.


E’ operativo ed è stato presentato oggi a Roma dal Governatore Zingaretti, il “Fondo teatri” bando istituito dalla Regione Lazio, nell’ambito del POR FESR LAZIO 2007-2013, destinato alle micro, piccole e medie imprese, cooperative, fondazioni ed associazioni artistiche, culturali e ricreative che svolgono attività di gestione dei teatri di proprietà pubblica o privata situati nel territorio regionale per un finanziamento totale di un milione di euro con scadenza al 31 ottobre 2014.
Ogni impresa che vedrà accolto il progetto presentato potrà avere un contributo massimo di 100.000 euro con un limite massimo delle agevolazioni dell'80% per i primi 50.000 euro dei costi di progetto ritenuti congrui ed ammissibili e del 60% per i costi eccedenti la soglia dei primi 50.000 euro.
I progetti dovranno riguardare investimenti innovativi per impianti, sistemi ed apparecchiature digitali, elettroniche innovative e di rete per la gestione degli spettacoli dal vivo.
Inoltre potrà essere finanziata l'innovazione tecnologica, di prodotto e di processo, finalizzata al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza attraverso l'acquisto di software gestionale dedicato e di attrezzature e impianti di nuova tecnologia finalizzata allo spettacolo dal vivo.



Ai progetti si applica il regime “de minimis” della normativa UE.
Le modalità di partecipazione, i costi ammissibili, l’erogazione dei contributi sono indicate nell'Avviso Pubblico disponibile sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio visibile sul sito www.porfesr.lazio.it.

Lo Studio Legale De Valeri svolge attività di assistenza legale con l’esame della lex specialis dei bandi regionali, i progetti e la posizione dei soggetti aspiranti ai contributi con l’eventuale fase di impugnativa del provvedimento amministrativo dinanzi il TAR Lazio.

studiolegaledevaleri@gmail.com
Studio diretto 06.3210868 mob. 347.8013774

venerdì 25 luglio 2014

New Italia Startup Visa is operative. An excellent opportunity for non-EU innovative enterprises.

For non-EU blog followers concerning new Italia Startup Visa:

July 24, 2014 Ministry of Economic Development has presented the Italia Startup Visa, I.S.V. a very important step of the Italian Startup Law 221/2012.
I can underscore to our international readers that Italy has implemented an interesting Startup Law to encourage the creation and development of innovative international startups whose business is based on technology.

The Italia Startup Visa policy is designed to help our country will become a global hub for international investment and talent and provides a process for non-EU players to found innovative startups in Italy.
Italian Law ensures tax relief on seed and venture capital investments, equity crowfunding provisions, substantial guarantees on bank loans, labour law, etc.


Startup Limited Company as I.S.V. applicant must be domiciled and shall place Head Office in Italy.
There are two ways: direct application or to be hosted by certified startup Incubators.
The I.S.V. Committee based in Rome check documents and business plan of applicants.

So let's take the occasion to establish a business close to the areas of Rome Colosseum, Milan Duomo, Florence bridges over Arno, Sardinia and Sicily landscapes and so on !
More information about I.S.V. eligibility requirements and application process shall be obtained by Italian Government official website www.italiastartupvisa.mise.gov.it.
Perhaps you'll have several doubts concerning steps of the procedure.
Legal advice in the complex procedure of I.S.V. and the follow-up of your company contacting or writing to De Valeri Law Firm based in Rome, location of the Ministry.


Mr. Luigi De Valeri
Rome Bar Attorney
De Valeri Law Firm
Company, I.P. Employment and Administrative Law
Via Maria Cristina, 2
00196 Rome Italy
facsimile +39.6.3220940

studiolegaledevaleri@gmail.com

domenica 6 luglio 2014

Reti di impresa. La chance per le reti-contratto di partecipare al programma Horizon 2020.



Horizon 2020, il programma quadro dell' Unione Europea per la ricerca e l'innovazione, è operativo dal 1 gennaio 2014 e si concluderà il 31 dicembre 2020, in particolare per le piccole e medie imprese è previsto lo strumento SME, Small Medium Enterprises (art. 22 reg. UE 1291/2013) per sostenere le attività di ricerca ed innovazione.


Anche le reti di impresa senza soggettività giuridica (reti-contratto) possono partecipare al programma europeo di finanziamenti Horizon 2020 se rispettano le condizioni previste nel “Regolamento UE 1290/2013" che stabilisce le norme in materia di partecipazione al medesimo piano di ricerca e innovazione (2014-2020) e dall’ Horizon 2020 Grant  Manual, Section on Validation (III.4.2 paragrafi 2.1 e 3.2). 

Le condizioni che le aggregazioni non aventi personalità giuridica devono rispettare per partecipare ai bandi sono la capacità dei rappresentanti di assumere obbligazioni in nome dell'entità che rappresentano e la possibilità di offrire garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche. 




Per quanto riguarda le reti di imprese andrà pertanto verificato se il contratto di rete autorizza l’organo comune ad agire e assumere obbligazioni in nome e per conto della stessa rete, intesa quale gruppo di imprese partecipanti al contratto di rete e non in nome delle singole imprese e stabilisca la creazione di un fondo patrimoniale comune a garanzia delle obbligazioni assunte dall’organo comune.

La fase di avvio della rete con la scelta della forma e del contenuto del contratto di rete, tenuto conto delle prescrizioni dei bandi internazionali e nazionali, si rivela ancora una volta decisiva per lo sviluppo della singola rete di imprese.

Ulteriori informazioni alle imprese che possono partecipare anche singolarmente e alle reti interessate alla verifica preliminare delle condizioni per la partecipazione al programma Horizon 2020 ai contatti dello Studio Legale De Valeri.

studiolegaledevaleri@gmail.com


mercoledì 2 luglio 2014

Abilitazione scientifica nazionale, lo stato dell'arte con le prime sospensive del TAR Lazio a favore dei ricorrenti.

Dopo il precedente post del 10 febbraio 2014 che ha suscitato vivo interesse a distanza di qualche mese torno sul tema A.S.N. per aggiornare i lettori interessati, ricercatori e professori... mentre alcune Università stanno procedendo alla chiamata diretta degli abilitati.

Quanto alle migliaia di ricorsi per l'annullamento dei giudizi di non idoneità notificati al MIUR, si susseguono le ordinanze della terza sezione del TAR Lazio che, dopo un primo esame del fumus boni iuris, accolgono le domande cautelari di alcuni ricorrenti non idonei per la tornata 2012 sospendendo l'efficacia del giudizio impugnato ed ordinando al Ministero per costoro la costituzione di nuove commissioni giudicanti in diversa composizione che dovranno riesaminare il candidato sulla base della documentazione prodotta.

L'accoglimento della istanza "sospensiva" costituisce all'evidenza un segnale positivo per il buon esito del ricorso.

Per alcuni settori in cui le commissioni per l’Abilitazione Scientifica Nazionale hanno terminato i lavori non sono stati ancora resi noti i giudizi di idoneità o meno dei candidati.
Come possono tutelarsi i candidati tuttora in situazione di incertezza, molti si chiedono se presentare la domanda per la tornata successiva ma soprattutto se sono in possesso del titolo per le "chiamate" in corso, a causa della mancata pubblicazione degli esiti ?
La via della richiesta di accesso agli atti è da consigliare, detta facoltà di azionare il diritto ex lege 241/90 va attivata con una richiesta al MIUR opportunamente redatta al fine di scongiurare il rigetto.




La terza sezione del T.A.R. Lazio con la sentenza n. 2186 depositata il 25 febbraio 2014 ha dato ragione ad alcuni candidati che si erano visti negare il diritto di accesso agli atti della loro commissione giudicatrice ordinando al ministero di permettere detta attività di esame e prelievo di copia ponendone le spese a carico degli istanti.
Tale documentazione, in primis i verbali delle commissioni, potrà essere di utilità per l'eventuale ricorso che i candidati giudicati non idonei potranno presentare al T.A.R. Lazio, unico competente, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione degli esiti.

Lo Studio Legale De Valeri fornisce ai candidati giudicati non idonei una consulenza preventiva sulle prospettive del ricorso al T.A.R. Lazio ed il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per cui si hanno a disposizione centoventi giorni, rimedio che viene di fatto deciso dal Consiglio di Stato.
studiolegaledevaleri@gmail.com

martedì 10 giugno 2014

Convocazione nazionale Rinnovamento nello Spirito con Papa Francesco. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso gioia e servizio nel nome del Signore.


Roma 1-2 giugno 2014.
Immagini dalla convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo allo Stadio Olimpico.

La Curva Sud.






L'arrivo di Papa Francesco.



Sul sito www.rns-italia.it è possibile leggere i report sull'evento e sugli insegnamenti dei relatori.






Infopoint 3 Distinti Sud.



domenica 20 aprile 2014

Pasqua di Resurrezione. Gesù è una persona viva, oggi, in questo istante (don Oreste Benzi).


"Cristo risorto non muore più !"

"Non perdiamoci dentro le vanità dei nostri errori, abbiamo invece da contemplare Cristo che supera i nostri errori; non perdete mai tempo nelle recriminazioni, impegnate quel tempo per Cristo che è vivo: è lui che ci dà la pace! 
Gesù è una persona viva, oggi, in questo istante. 
Lui mi sente mentre io parlo, lui vede quello che c'è nel mio cuore, e quello che desidero. Gesù vivo ti dà il criterio di tutta la realtà. 
È Gesù vivo che ti fa capire tua moglie che è vicino a te; è Gesù vivo che ti fa capire tuo marito accanto a te; è Gesù vivo che ti fa capire i poveri; è Gesù vivo che ti fa comprendere tutta la Chiesa; è Gesù vivo che ti libera finalmente dal tuo orgoglio, dalla tua superbia."




Pinturicchio, Resurrezione di Cristo con Papa Alessandro VI inginocchiato (1492 -1494).


"Gesù è vivo, ma ha sentimenti umani, purificati dalla pienezza della divinità che dimora in lui. Come vorrei che i suoi sentimenti entrassero in noi, come vorrei che ognuno di noi potesse fissare il volto del fratello con lo stesso sguardo con cui lo guarda Gesù!"

(don Oreste Benzi, fondatore Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII)


Gesù ha vinto la morte e ci ha aperto il passaggio alla vita eterna.
Auguri di pace e serenità a tutti gli amici lettori del blog.

Luigi De Valeri

venerdì 28 marzo 2014

NO PROFIT. Procedura iscrizione 5 per mille scadenza 7 maggio 2014. Ricorso al Tribunale ordinario contro il rigetto della domanda.

Dal 21 marzo gli enti no profit e le associazioni sportive dilettantistiche, enti ecclesiastici, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali ovvero le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’ art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 possono presentare la domanda d’iscrizione all’ Agenzia delle Entrate finalizzata ad ottenere le somme del cinque per mille che i contribuenti assegneranno con la prossima dichiarazione dei redditi.
La richiesta di iscrizione deve essere presentata entro il 7 maggio 2014 e, ricordo ai legali rappresentanti per evitare possibili omissioni, dovranno seguire la procedura anche gli enti che avevano inviato la domanda per gli anni precedenti.




Nella circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 7/E/2014 è precisato che la domanda va trasmessa esclusivamente in via telematica direttamente dai soggetti interessati, se abilitati ai servizi ENTRATEL e FISCONLINE, oppure tramite gli intermediari abilitati, professionisti, associazioni di categoria e centri di assistenza fiscale.
Potranno partecipare al riparto delle quote del cinque per mille gli enti che presentino le domande di iscrizione e provvedano alle eventuali integrazioni documentali non oltre il 30 settembre 2014, in tal caso è prevista una sanzione pecuniaria di 258 euro.
I requisiti sostanziali richiesti per l’accesso al beneficio devono essere comunque posseduti alla data di scadenza della presentazione della domanda di iscrizione ovvero al 7 maggio 2014.
All’ atto dell’iscrizione il sistema rilascerà una ricevuta che attesta l’avvenuta ricezione indicando i dati inseriti nella domanda, tale attestazione va conservata per ogni successivo incombente e per eventuali successive contestazioni in caso di rigetto.
Per i rappresentanti legali degli enti vi è un ulteriore incombente da effettuarsi entro il 30 giugno 2014: l'invio mediante raccomandata A.R. alla Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate competente secondo il domicilio fiscale dell'ente, di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesta la persistenza dei requisiti che danno diritto all'iscrizione allegando una fotocopia del proprio documento di identità.
Detta dichiarazione sostitutiva potrà essere inviata anche mediante P.E.C. avente ad oggetto "dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2014" allegando la dichiarazione sostitutiva compilata e sottoscritta dal rappresentante legale e copia del documento d'identità.
Gli elenchi provvisori degli ammessi saranno pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate entro il 14 maggio.
Contro l'eventuale provvedimento di diniego i soggetti aventi diritto potranno ricorrere ex art. 700 c.p.c. nei confronti dell'Agenzia delle Entrate/Direzione territoriale dinanzi il Tribunale ordinario competente per territorio, vertendosi in materia di diritti soggettivi.

Lo Studio Legale De Valeri con il suo staff di Roma assiste gli enti no profit per tutte le incombenze di carattere legale, i rapporti con la pubblica amministrazione e l'Agenzia delle Entrate, rapporti con i dipendenti e fornitori, erogazione del beneficio del 5 per mille per gli anni precedenti e ricorso avverso i provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate che negano l'iscrizione all'elenco dei beneficiari.
studiolegaledevaleri@gmail.com

giovedì 13 marzo 2014

Immobili. Accertamento rendite catastali, ricorso entro 60 giorni, come difendersi dal fisco per non versare negli anni tributi sulla casa insostenibili.


In molte città italiane tra cui Milano, Napoli, Bari e Roma, centro storico ed altre microzone comunali come Prati, Parioli ed Esquilino sono in corso le notifiche di avvisi di accertamento contenenti l’attribuzione automatica di nuove rendite catastali per gli immobili, anche non abitativi, dai presupposti ampiamente contestabili.
Da quanto mi riferiscono alcuni concittadini romani anche chi aveva accolto l’invito dell’Agenzia ex art. 1 comma 336 della legge 311/2004 con la procedura DOCFA, Documenti Catasto Fabbricati, aggiornando la rendita del proprio immobile ha ricevuto analoghi avvisi di accertamento.

Va subito detto che il riclassamento se non impugnato potrebbe comportare successivi esborsi di migliaia di euro da tassazione dell'immobile per i proprietari ed eventuali acquirenti che prima di comprare ovviamente verificheranno la rendita catastale, abitazioni principali e soprattutto seconde case, visto il costante aumento dell’imposizione fiscale sugli immobili negli ultimi anni secondo una tendenza che difficilmente verrà invertita, vedi i rumors sulla nuova IUC, IMU e TASI.

Di seguito pubblico una tabella ANSA Centimetri elaborata dall'ufficio studi della C.G.I.A. che indica il vertiginoso incremento dal 2007 della tassazione legata al possesso degli immobili.




Per dare un input ai contribuenti che hanno ricevuto l’avviso di accertamento e desiderano valutare, con l’ausilio di un professionista, l’opportunità di contestarlo … senza perder tempo visto il termine dei 60 giorni dalla notifica, indico una recente ordinanza della Cassazione civile pubblicata il 3 febbraio che ha annullato un avviso di accertamento ricevuto da un contribuente proprietario di un immobile sito nel comune di Napoli.
La controversia decisa dall’ordinanza in commento era stata avviata da un contribuente partenopeo che in primo grado si era visto accogliere il ricorso, successivamente la CTR di Napoli ribaltava il giudizio a seguito dell’appello dell’Agenzia del territorio confermando l’avviso di classamento che prevedeva l’aumento della rendita catastale del suo immobile.
La CTR di Napoli aveva ritenuto esente da vizi l’atto di classamento quanto a presunta carenza di motivazione e rispetto dell’onere probatorio a carico dell’Ufficio.
Il contribuente interponeva ricorso per cassazione che veniva definito con l’ordinanza n. 2357 del 3 febbraio 2014 che lo ha accolto, la sentenza è stata cassata e l’avviso annullato.
La difesa del contribuente deduceva un primo motivo di impugnazione, violazione dell’art. 3 comma 58 della legge n.662/1996, tenuto conto che tale articolo prevede che il processo di riclassamento prende avvio su richiesta del comune per le microzone individuate con apposito procedimento, individuazione che nella fattispecie mancava con violazione della ratio della legge che imponeva una revisione parziale di determinati classamenti, previa verifica dell’esistenza dei presupposti da parte dell’Agenzia.
Si contestava che l’attribuzione della nuova rendita era astratta e fondata su mera ipotesi dell'Ufficio, generici i parametri enunciati, comprese le infrastrutture ed omesso di considerare che difettava ogni indicazione concreta sulla qualità e sullo stato degli immobili oggetto della variazione e dei luoghi circostanti l’immobile accertato.
L’attribuzione di rendita deve eseguirsi secondo le disposizioni, fondate sull’estimo comparativo, dettate dal R.D. 13 aprile 1939, n. 652, DPR 1 dicembre 1949, n. 1142, art. 11, comma 1, del D.L. 14 marzo 1988, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 11 maggio 1988, n. 154.

L’Agenzia sosteneva di avere effettuato il nuovo classamento tenendo conto dei caratteri tipologici e costruttivi specifici dell’immobile, delle sue caratteristiche edilizie e del fabbricato che lo comprende, anche attraverso un dettagliato esame delle mutate capacità reddituali degli immobili ricadenti nella stessa zona aventi analoghe caratteristiche tipologiche, costruttive e funzionali, nonché della qualità urbana ed ambientale del contesto insediativo, che ha subito significativi miglioramenti a seguito dell’incremento delle infrastrutture urbane ma la motivazione specifica del provvedimento era limitata all’enunciazione dei soli dati catastali.
La motivazione, secondo il giudice di legittimità è insufficiente a sorreggere adeguatamente il provvedimento di modifica del classa mento.

La quinta sezione della Cassazione, sentenze n. 4507/2009 e 9629/2012, ha modificato il proprio orientamento ritenendo che quando procede all’attribuzione d’ufficio di un nuovo classamento ad un’unità immobiliare a destinazione ordinaria, l’Agenzia del Territorio deve specificare se tale mutato classamento è dovuto a trasformazioni specifiche subite dalla unità immobiliare in questione oppure ad una risistemazione dei parametri relativi alla microzona, in cui si colloca l’unità immobiliare. 
Nel primo caso, si legge nell’ordinanza, l’Agenzia deve indicare le trasformazioni edilizie intervenute, nel secondo caso, deve indicare l’atto con cui si è provveduto alla revisione dei parametri relativi alla microzona, a seguito di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano, rendendo così possibile la conoscenza dei presupposti del riclassamento da parte del contribuente.
Alla luce di tale indirizzo interpretativo riguardo il necessario contenuto motivazionale dei provvedimenti il motivo di ricorso appare manifestamente fondato e la sentenza impugnata è meritevole di cassazione.
La Corte ha provveduto anche nel merito, accogliendo l’impugnazione del contribuente ed annullando l’avviso di classamento, poiché dagli atti di causa risultava che l’avviso non rispettava il principio di diritto di cui alla sentenza indicata e non essendoci esigenza di nuovi accertamenti di fatto.

Ricordo ai lettori che la legittimità degli avvisi di accertamento catastale può essere contestata dai contribuenti con il patrocinio di un avvocato mediante ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente per territorio da notificarsi all’ufficio nel termine di sessanta giorni dal ricevimento dell'avviso, è necessario conservare oltre all'atto anche la busta verde che lo conteneva.

La presentazione di una istanza di annullamento dell’avviso in autotutela va sconsigliata sia perché non sospende i termini di sessanta giorni ma soprattutto perché a Roma e nelle grandi città l'Agenzia delle Entrate difficilmente si attiverà per l’annullamento entro lo scadere del termine e comunque l’istanza potrebbe non essere accolta rendendo definitivo l’accertamento in quanto non più impugnabile.

Lo Studio Legale De Valeri effettua attività di consulenza ed esame della documentazione finalizzata alla redazione dei ricorsi e successiva discussione dinanzi le Commissioni tributarie.

Avv. Luigi De Valeri
studiolegaledevaleri@gmail.com

giovedì 6 marzo 2014

Legge 21 febbraio 2014 n. 9. Credito di imposta per le imprese, le reti ed i consorzi che investono in attività di ricerca e sviluppo.

Per le reti di impresa costituite e per quelle in itinere segnalo un tax benefit da cogliere ai fini della crescita e dello sviluppo imprenditoriale delle aziende.
E' stato di recente convertito in legge il Decreto Destinazione Italia che prevede un credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo ed hanno un fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro.



Potenziali fruitori di questo beneficio sono anche le reti di impresa e i consorzi che hanno avviato o si apprestano a svolgere attività di ricerca, sviluppo e innovazione, ogni partecipante potrà beneficiarne secondo il proprio apporto economico all'attività in questione.

Il legislatore ha stabilito che il credito di imposta sia attribuito “nella misura del 50 per cento degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo, registrati in ciascuno dei periodi d'imposta con decorrenza dal periodo di imposta determinato con il decreto di cui al comma 12 e fino alla chiusura del periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2016, a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a euro 50.000 in ciascuno dei suddetti periodi di imposta”:
Per il triennio 2014-2016 la Legge 9/2014 ha previsto un limite massimo del credito di imposta di 600 milioni di euro, ogni impresa potrà beneficiare di 2.500.000 euro nel limite complessivo annuale individuato da un Decreto del Ministero Sviluppo Economico di prossima pubblicazione.

E' bene specificare quali attività di ricerca e sviluppo sono ammesse a fruire del beneficio:
  1. A) lavori sperimentali o teorici aventi la finalità di acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
  2. B) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi di cui alla successiva lettera C);
  3. C) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati, inoltre altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l'elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L'eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili;
  4. D) produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
La creazione di nuovi brevetti rientra nelle attività che potranno fruire dell'agevolazione.
Le spese relative al personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, nei limiti dell'importo risultante dall'applicazione dei coefficienti stabiliti con il Decreto del Ministro delle Finanze 31 dicembre 1988 in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l'attività di ricerca e sviluppo con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro, i costi della ricerca svolta in collaborazione con le università e gli organismi di ricerca, le spese contrattuali e quelle afferenti alle competenze tecniche e ai brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza sono ammesse ai fini del beneficio.
Il credito d'imposta sarà utilizzabile in compensazione, l’impresa deve allegare al bilancio la certificazione di un revisore, del collegio sindacale o di una società di revisione.

Ulteriori delucidazioni sulla normativa in commento per gli interessati e i soggetti partecipanti alle reti di impresa o consorziati ai recapiti dello Studio. L'attività di consulenza viene svolta anche in collaborazione con gli studi commerciali che seguono le reti di imprese e i consorzi.

studiolegaledevaleri@gmail.com

sabato 22 febbraio 2014

Finanziamenti alle reti di imprese, A.T.I. e consorzi del settore turismo. Pubblicato il bando D.M. 8.1.2013, scadenza 9 maggio 2014 per la presentazione delle domande.


Una notizia di evidente interesse ed una opportunità da valutare con attenzione per le aziende del settore turismo che hanno costituito una rete di imprese secondo i canoni della Legge 33 del 9 aprile 2009 o altre forme di aggregazione come l'A.T.I. o sono in procinto di definirle.
E' stato pubblicato il 7 febbraio 2014 il bando per la “concessione di contributi a favore delle reti di impresa operanti nel settore del turismo”, di cui al Decreto 8 gennaio 2013 del Ministro degli affari regionali, turismo e sport.
Sul sito del MIBAC che segnalo, www.beniculturali.it è possibile prenderne visione in forma integrale con gli allegati e scaricare i modelli di domanda.
La domanda, unitamente agli allegati e a tutta la documentazione, deve essere presentata dal capofila o legale rappresentante entro e non oltre il 9 maggio 2014 a pena di esclusione.
La domanda e i relativi allegati, nonché tutta la documentazione, deve essere trasmessa esclusivamente tramite P.E.C del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, sottoscritti con la firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata, secondo quanto stabilito dal C.A.D.





Il bando è destinato ai progetti elaborati e presentati da soggetti uniti nella forma giuridica del contratto di rete di impresa e da altre forme di aggregazione come i consorzi e le società consortili e le A.T.I. sempre operanti nel settore del turismo.
Anche le aggregazioni in fase di costituzione possono presentare la domanda ma entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando la rete o altra forma ammessa dovrà essere costituita.
Si fa cenno in questo post ad alcune delle principali condizioni enunciate nel bando che in quanto definitivo deve essere esaminato nella sua integralità.

Per l'ammissibilità della domanda è richiesto, tra l'altro, che alla data di presentazione tutte le imprese dell’aggregazione appartengano alla categoria delle micro o piccole imprese (Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003), sede operativa in Italia, iscrizione al registro delle imprese al momento della presentazione della domanda di contributo, le imprese non versino in stato di difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, non si trovino in stato di fallimento o siano sottoposte a procedure di liquidazione, anche volontaria, concordato preventivo, amministrazione controllata, siano in regola con i versamenti relativi ai contributi previdenziali obbligatori, rispettino le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro.


Le reti e altri soggetti legittimati devono avere un oggetto sociale coerente con gli obiettivi del bando, la presenza di partecipanti nel numero minimo di 10 piccole e micro imprese, l'80% delle imprese partecipanti alla rete devono essere imprese turistiche ovvero avere il relativo codice primario ATECO 2007 adottato dall’ Agenzia delle Entrate.
Le imprese devono risultare autonome tra di loro ai sensi della disciplina comunitaria e nel rispetto della definizione di MPI. 
Non sono pertanto ammissibili nella stessa aggregazione le imprese che risultino tra di loro associate o controllate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile

Ogni rete dovrà nominare una impresa capofila che dovrà presentare la domanda, curare i rapporti con l’Amministrazione concedente e ripartire il contributo eventualmente ottenuto tra tutti i partecipanti.

I progetti devono prevedere spese complessivamente non inferiori a euro 400.000 euro e devono comprendere almeno una tra iniziative volte alla riduzione dei costi delle imprese facenti parte della rete attraverso la messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione, di gestione e di prenotazione dei servizi turistici, la creazione di piattaforme per acquisti collettivi di beni e servizi, iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici con particolare riferimento a sistemi di promo-commercializzazione on line, implementazione di iniziative di commercializzazione che utilizzino le nuove tecnologie e nuovi strumenti di social marketing, iniziative e strumenti di promo-commercializzazione condivise fra le aziende della rete finalizzate alla creazione di pacchetti turistici innovativi, promozione delle imprese sui mercati esteri attraverso la partecipazione a fiere e la creazione di materiali promozionali comuni.

Il finanziamento è sottoposto al regime "de minimis", l’importo concedibile è di entità rilevante ovvero 200.000 euro per ciascun progetto.
Le Regioni competenti per territorio dovranno verificare la compatibilità dei progetti presentati con le linee di politica turistica regionale.





Non tutte le spese potranno fruire del contributo indicato nel bando, vi rientrano i costi funzionali alla costituzione della rete di imprese, tra cui le fidejussioni, le spese notarili e di registrazione, nella misura massima del 5% del contributo richiesto, costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione, costi di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni alla aggregazione per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto nella misura massima del 10% del contributo, costi per la promozione integrata sul territorio nazionale e per la promozione unitaria sui mercati internazionali attraverso le attività di promozione dell’ ENIT, costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività del progetto, costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato nelle attività di progetto, nella misura massima del 15% del contributo.


Il finanziamento verrà erogato nella misura del 40% a titolo di anticipazione, successivamente alla restituzione controfirmata della notifica di ammissione a contributo e dietro presentazione di garanzia fidejussoria, 40% a stato di avanzamento corrispondente al 70% del progetto in coerenza con il programma previsto ed il residuo 20% a saldo, previa rendicontazione finale e dietro presentazione della documentazione relativa alla spesa effettivamente sostenuta. 
E' opportuno, tenuto conto della lex specialis del bando, l'esame preventivo sia delle caratteristiche delle aggregazioni che intendono presentare la domanda che dei progetti finalizzati a ricevere i finanziamenti.


Lo Studio assiste le reti di imprese e le altre aggregazioni di imprese dalla fase di start-up, richieste di esame dei requisiti di ammissibilità e dei progetti per la partecipazione al bando, chiarimenti sulla costituzione ed assistenza successiva alle reti di impresa ai contatti indicati.
Luigi De Valeri è associato ASSORETI PMI dal 2013.

studiolegaledevaleri@gmail.com